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Premessa: vorrei che questo articolo iniziasse con un sorriso 🙂 , sia perchè le social-polemiche ormai mi danno l’orticaria sia soprattutto perchè oggi è un giorno in cui Parma ha perso un volontario che a sorridere e al volontariato verso i bambini di Portos ha saputo pensare perfino dal suo letto di ospedale. E questa è la vera Parmigianità che

tanto spesso invochiamo e che altrettanto spesso siamo i primi a tradire.

Allora è con l’auspicio di un sorriso che vorrei riproporre una situazione che si protrae ormai da alcuni mesi (ne avevamo già parlato in settembre), nell’apparente indifferenza delle altre istituzioni, dei media e della città in genere.

Gli scambi di social “complimenti” fra il sindaco Pizzarotti e i parlamentari, in particolare l’on. Laura Cavandoli, sono ormai una lunga sequenza di cui la foto qui sopra mostra solo l’ultimo fotogramma di tre giorni fa: a settembre l’avevo definito un brutto film che non fa bene a Parma. E anche se il clima da perenne campagna elettorale condiziona la nostra politica a tutti i livelli, a me piace pensare che Parma possa ed essere diversa.

Proprio dalle nostre parti, un genio come Giovannino Guareschi ha saputo scrivere pagine che ancora incantano e a volte commuovono, sulla possibilità e necessità che anche i più ruvidi conflitti politici possano poi comporsi per il bene comune. Ecco: allora forse è il momento di resettare i litigi di questi mesi e i post ironici o non troppo gentili, senza alcuna gara su chi ha iniziato o chi ha detto la cosa più grave.

Parma merita che anche chi si fronteggia nelle idee (e avremo fin troppo presto una nuova campagna elettorale in cui dimostrarlo…) trovi poi una sintesi che alzi l’asticella: come nel Mondo Piccolo gaureschiano si sapeva fare per i funerali di una maestra o per una stalla in cui non si poteva aspettare oltre a mungere. Ecco: un regolamento per l’utilizzo delle sale pubbliche (che escluda sicuramente i nostalgici del fascismo tipo Forza nuova, ma anche chi strizzasse l’occhio a qualunque totalitarismo) e la città unita il 25 aprile, senza distinguo e scuse puerili ma ovviamente anche senza contestazioni potrebbero essere un ottimo esempio.

Prima ho citato Andrea, volontario fino agli ultimi giorni, mentre una settimana fa ero alla festa dei volontari di Giocamico, che rendono colorato e gioioso il soggiorno ospedaliero di tanti giovanissimi pazienti. Ecco: la Parmigianità che, pur con casacche diverse, sindaco e parlamentari sono chiamati a rappresentare è questa. Per tutto il resto (litigi e scaramucce che non portano a nulla) c’è già Roma…

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