alberto angela 020419

A giudicare dai social c’era mezza Parma l’altra sera davanti a Raiuno per Alberto Angela e le sue Meraviglie d’Italia. Meraviglie per davvero: dalle Grotte di Frasassi al barocco di Noto, in un viaggio nel Bel Paese che partiva proprio da Parma.

Non è stata forse una puntata perfetta, ma è bastata per (ri)portare nelle case nostre e di 4 milioni di italiani la calda bellezza del Duomo, con la cupola del Correggio, del teatro Farnese e del Regio, oltre all’inserto di Maria Luigia alla Reggia di Colorno. Una cascata di meraviglie che ogni giorno sfioriamo, forse senza  ammirarle quanto dovremmo.

La fortuna di una straordinaria eredità consegnataci dalla Storia e dell’Arte di grandi Maestri (e pensate che Alberto Angela ha tenuto “in panchina” Antelami, a parte i leoni del Duomo, e Parmigianino). Ecco: oltre a gloriarcene su facebook per una bella videoserata, dovremmo chiederci quanto ne siamo degni e quanto la nostra parmigianità sia all’altezza di quella straordinaria Bellezza.

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