Cattura

C’è ancora spazio per le favole? E per i sentimenti, la speranza?

Mai come in questi giorni verrebbe da rispondere di no. Eppure c’è chi ci crede: chi vuole crederci e cerca di costruire la propria vita sulla speranza, anche quando la vita stessa sgambetta e ferisce.

Maria Chiarello Costa è una donna calabrese, a Parma ormai da diversi anni. Il suo nome è unito a quello di un collega giornalista che ho conosciuto poco e stimato tanto, attraverso ciò che scriveva: Francesco Saponara se ne è andato troppo presto, lasciando a Maria – accanto al dolore – l’impegno e la speranza di crescere la piccola Beatrice.

Un macigno e una speranza che quotidianamente si affiancano e che da fuori deve essere per noi impossibile capire: Maria ha affidato a questa favola tanto della sua vita, non perchè vi siano riferimenti diretti ma perchè si coglie spesso fra le righe che l’autrice non ha “semplicemente” scritto un libro, ma lo ha vissuto ed ora in qualche modo lo rende a noi e a sè stessa.

Anche per la Regina del libro, in un modo diverso che è giusto lasciar scoprire al lettore, scende improvvisamente il buio. Anche per lei, come forse accade nella vita reale, gli aiuti sono pochi: troppa fretta e troppo egoismo ci impediscono ogni giorno di guardarci accanto, di capire gli sguardi di chi soffre e spesso ha la dignità di non voler chiedere aiuto. Però non tutti si voltano dall’altra parte: ci sono angeli, o anche solo persone che non smettono di pensare col cuore.

E’ un racconto delicato, nel quale i personaggi compaiono e scompaiono per poi ripresentarsi quasi in una staffetta corale che, pur con il velo della favola, descrive noi e le nostre meschinità. Però (e anche qui lo diciamo senza ovviamente svelare il finale) anche nei momenti bui ci sarà almeno la speranza di guardare la realtà dall’alto di una torre, ci sarà la speranza di un amore, ci sarà l’aiuto di una persona buona. Per la Regina e per la sua Giada, per Maria e la sua Beatrice, per tutti noi. E, mi viene da aggiungere, anche per Francesco, che amava la scrittura e che attraverso Maria e insieme a Maria può in qualche modo continuare a scrivere.

……

La presentazione di “Storia di una regina senza regno” avverrà sabato 11 gennaio ad Alberi di Vigatto, presso il Circolo Famija Alberese (Via delle Gaggie 4/A) alle ore 17.30.

 

Please follow and like us:
Pin Share