Agosto 2013 – “Abbiamo fatto di tutto per fermarlo” – Giovedì 29, ore 10. Stavolta ci siamo davvero e senza appello: l’inceneritore di Ugozzolo brucia i primi rifiuti ed inaugura quindi ufficialmente la propria attività.  L’ultima ordinanza del Tar, accogliendo il ricorso di Iren, ha di fatto segnato la sconfitta dell’ultimo tentativo di bloccare l’impianto per via giudiziaria. E anche se a partire è solo una delle due linee, così come il quantitativo di rifiuti è ancora inferiore alle potenzialità, la sostanza è che il forno della discordia è ora in funzione. E c’è chi inizia a presentare il conto a Pizzarotti e Folli, del quale alcuni già chiedono le dimissioni. Perfino (nemesi del web che fu determinante a farlo eleggere) con una petizione online.Il sindaco, da parte sua, scrive una lettera aperta alla città per esprimere tutta la “grande delusione”. Ed aggiunge che “abbiamo fatto di tutto per fermarlo”. Prima di lui, anche il comitato Gestione corretta rifiuti, vera anima della battaglia anti-inceneritore, aveva inviato alla città una lettera aperta dall’amarissimo finale: “Fra poche ore potrete brindare alle scure, calde, acide arie. E sarà tutto merito vostro”. 

Ma l’inceneritore è solo la punta di un sotterraneo dibattito che inizia a serpeggiare in città. Non sempre disinteressato, visto che molte critiche arrivano da avversari politici: ma qualcuno inizia a chiedersi se i risultati della “rivoluzione” di un anno prima non stiano tardando ad arrivare. Ed è emblematico, in una giornata di fine agosto, che quasi contemporaneamente e da visuali diverse sia Confesercenti (“E’ vero che la situazione del Comune di Parma era drammatica, ma sicuramente tutti si aspettavano maggior freschezza e un dinamismo più spinto”) che Civiltà Parmigiana (“Il cambiamento? Non è un valore di per sé. Parma rischia di decrescere davvero e di non avere un futuro”) attacchino i nuovi governanti della città. E l’attacco ovviamente si ripercuote sui M5s a livello nazionale (nella foto una schermata del Blog delle stelle, con un articolo a metà fra appoggio e pungolo anche critico).

Né si consoleranno i parmigiani con le “donnone” di Botero, che a fine mese spuntano a sorpresa in Piazza Garibaldi e piazzale Paer, come anticipazione della mostra di ottobre. Anzi, anche sulla scelta di Botero i parmigiani si dividono…   Nella stessa Piazza centrale, intanto, non sfugge che al posto di uno dei tradizionali bar (l’Orientale) si stia installando un negozio di occhiali: la città che cambia in senso, letteralmente, commerciale.

E’ invece affollatissima a fine agosto, la Piazza, quando tremila persone e tanti cori accompagnano la presentazione ufficiale del Parma calcio: c’è anche, in anteprima, la maglia crociata del centenario, che sarà indossata il 15 dicembre nella ricorrenza del primo secolo di vita della società.

Passa invece quasi inosservato, o catalogato come una delle stranezze del mondo del calcio, un articolo di Repubblica che sottolinea lo strano record europeo del Parma calcio: in estate ha spostato fra acquisti e cessioni circa 300 giocatori. Ma il dichiarato utile di 11 milioni suggerisce a chiusura dell’articolo un surreale “chi più compra meno spende”. I fatti successivi dimostreranno che non è così.

Ma c’è anche un ferragosto di assurda scampata tragedia. In via Kulishoff un palazzo rischia letteralmente di esplodere per il gesto irresponsabile di alcuni vandali che danno fuoco ai cassonetti della carta, con le fiamme che vanno a sfiorare le tubature del gas di un condominio prima dell’intervento dei vigili del fuoco, provvidenziale per i residenti nei 27 appartamenti del palazzo.

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Flash

2 – Romanini/Stuard in vendita: l’edificio di via Rismondo che ospita le due storiche strutture per anziani sarà ceduto per realizzare due nuove strutture e per sanare il debito dell’Asp Ad personam.

6 – Addio a Corrado Corti. Per 30 anni una firma notissima della Gazzetta di Parma di Baldassarre Molossi: la sua “Finestra sulla città” raccontava con ironia e intelligenza le vicende politiche e di costume di Parma.

14 – Sgomberato il campo nomadi del Cornocchio. Non c’erano più le condizioni di sicurezza e igienico-ambientali: ora sarà costruita una nuova struttura.

21 – Quando il destino scrive le storie della cronaca e della vita. Non può non colpire e commuovere la notizia di marito e moglie morti a 24 ore di distanza. Florindo Cela e Gerarda Cafazzo hanno vissuto una intera vita “per mano”, e quasi per mano hanno compiuto anche l’ultimo passo.

23 – Addio all’Astrolabio. O almeno alla storia parmigiana della discoteca di via Zarotto: quella firmata inizialmente da Massimo Papa e da Mario Bassi, poi proseguita dal figlio di quest’ultimo Francesco Bassi. Di quel locale si tornerà a parlare più avanti e per motivi ben diversi, nell’ambito dell’inchiesta Aemilia.

29 – Allarme per il frassino nella Parma. L’albero che rende caratteristico il panorama del ponte Caprazucca da viale Basetti, con il liceo Romagnosi per sfondo, è un “osservato speciale”, per i rischi cui sarebbe esposto soprattutto in caso di piena.

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Leggi ancheIlcielodiparma con le puntate precedenti – I migliori ristoranti di Parma

Le 10 cose da non perdere a Parma – Il caso Guareschi – Parmateca

La storia completa dei 12 mesi che hanno portato alla prima clamorosa elezione di Federico Pizzarotti è nel mio libro “Il ducato 5 stelle”: lo trovate ancora alla libreria Mondadori in Ghiaia o tramite la casa editrice Fedelo’s

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P.S. – Nel nostro racconto incontreremo vicende giudiziarie in ordine cronologico: ovviamente, per ogni singolo caso il racconto può essere parziale e dovrà poi essere aggiornato nel tempo con i successivi sviluppi o gradi di giudizio. Per ogni eventuale imprecisione, ovviamente resto comunque a disposizione per le segnalazioni dei lettori. (g.b.)

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