Comunicato stampa – Con riferimento all’incendio verificatosi lunedì 8 ottobre a bordo di un bus della linea 15, che si aggiunge a 3 episodi analoghi occorsi quest’anno, sentiamo il dovere di informare i cittadini di Parma e tutti i nostri clienti circa gli interventi che l’azienda sta attivando a fronte di una situazione che si sta presentando del tutto anomala e non giustificata dalle modalità di gestione e dall’età media della nostra flotta.
Com’è risaputo, il piano di rinnovo del parco mezzi ha senz’altro subito un rallentamento a seguito delle recenti e concluse vicende giudiziarie. In ogni caso, il massiccio piano d’investimenti in corso è destinato a rinnovare circa un terzo dell’intera flotta entro marzo 2020. Si tratta di 86 nuovi autobus: di questi 18 sono già entrati in servizio nel corso del 2018, 26 sono in arrivo entro la fine dell’anno e altri 17 in ordine per i primi mesi del 2019. Va rilevato, in ogni caso, che l’età media del parco mezzi risulta in linea, se non inferiore, rispetto a quanto si registra nella maggior parte delle aziende di trasporto pubblico italiane e pertanto non può essere considerata la causa degli incendi. Con i nuovi acquisti, l’età del parco urbano sta per scendere a 10 anni già in ottobre, per arrivare a soli 8 anni al completamento del piano di investimenti.
Inoltre l’azienda ha supportato un piano di interventi di manutenzione straordinaria che ad oggi ammontano a 400mila euro, cui si aggiungono oltre 5 milioni l’anno che TEP mette a bilancio per interventi di manutenzione ordinaria.
Gli autobus di nuova acquisizione, peraltro, sono dotati di sistemi di prevenzione degli incendi all’avanguardia. L’azienda ha quindi stabilito di installare le stesse strumentazioni anche su tutto il parco mezzi già in uso per uniformare gli standard di sicurezza alle nuove tecnologie oggi disponibili. Su 40 mezzi stiamo quindi montando un dispositivo già in dotazione sui 30 bus più nuovi. In presenza di un principio d’incendio, il sistema nebulizza nel vano motore una schiuma ignifuga che spegne le fiamme sul nascere (investimento pari a 100mila euro circa). Sul resto della flotta, invece, TEP sta predisponendo un diverso impianto che consente al conducente, oltre che ai Vigili del Fuoco, di intervenire con l’estintore in dotazione a bordo in modo efficace, tempestivo e senza rischi per la propria incolumità.
Ciò detto, è evidente che la situazione che si è presentata in questo 2018 non può essere considerata normale o sottovalutata. Il bus su cui si è sviluppato quest’ultimo incendio era regolarmente manutenuto ed aveva superato con esito positivo la revisione da parte della Motorizzazione Civile meno di un mese fa. Nell’episodio di luglio, il mezzo coinvolto aveva 9 anni di anzianità di servizio, ben al di sotto della vita utile di un veicolo per il trasporto pubblico.
E’ quindi nostra intenzione compiere una valutazione organica più approfondita degli episodi accaduti in questi mesi, che fino ad oggi sono stati trattati e analizzati singolarmente, per approfondire alcune analogie rilevate tra i diversi casi che ad oggi non trovano una spiegazione. La ripetitività anomala di questi eventi ci ha spinti a condurre nuovi accertamenti a 360° che attueremo col supporto degli altri enti competenti. Poiché la serie di accadimenti registrati in questi mesi è al di fuori della norma e non è correlabile allo stato del parco mezzi o alla manutenzione, stiamo fin d’ora valutando l’opportunità di presentare una formale denuncia per danneggiamento aggravato a carico di ignoti.
Ufficio Stampa TEP spa
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