Dopo il monopattino parcheggiato in “bella” mostra, una lattina, tanti mozziconi, cartacce varie, un pacchetto di sigarette… No: non mi sembra di avere esagerato nel titolo, scrivendo che il Battistero di Parma, ovvero uno dei monumenti più belli d’Italia, è diventato una
pattumiera e un posacenere. Senza che nessuno se ne preoccupi più di tanto.
I discorsi da fare sono due, rapidi e semplici.
1) Capisco che non sia facile difendersi dagli incivili, che magari agiscono di notte. Ma oltre a difendere i nostri principali monumenti con le telecamere, cercando così di individuare e immediatamente sanzionare i responsabili, non è concepibile che a metà mattina, quando la piazza del Duomo inizia ad affollarsi di turisti (cosa che sta accandendo anche in questo “fuori stagione”) mostri ancora i segni di tale inviciltà. Occorre dunque che, in attesa di riuscire a prevenire, ci sia qualcuno deputato a ripulire immediatamente tutto ciò che deturpa il gioiello antelamico (e ovviamente il discorso vale per tutti i monumenti, se vogliamo che il biglietto da visita per i turisti sia davvero degno di una città che due anni fa è stata Capitale della Cultura).
2) Ovviamente non c’è firma, in tutti questi “reperti”. Ma dovremmo forse iniziare a interrogarci: quanto amiamo davvero la nostra città? Quanti, che si lamentano per la parmigianità perduta o insidiata dai nuovi arrivi da culturee e luoghi lontani, predicano il rispetto delle “nostre” regole ma poi razzolano malissimo?
Ecco: se partissimo da queste due cose avremmo già fatto un salto in avanti per migliorare la nostra bella Parma. Perchè non vivremo mai meglio finchè non capiremo quanta importanza abbia e quanta protezione richieda, oltre al nostro rispetto, la Bellezza che ci è stata lasciata in eredità. Ne riparleremo…
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