Cattura

Ho voluto attendere gli articoli degli esperti che insieme a me avevano assistito alla conferenza stampa con dimostrazione concreta. E in particolare quello di Patrizia Licata, sul numero appena uscito del mensile “l’Automobile”:  a Parma c’è un luogo nel quale davvero si vive già nel futuro. 

Stiamo parlando  del VisLab di Alberto Broggi e della sua auto senza conducente: una straordinaria realtà nata e cresciuta  nel Campus universitario, oltre ogni previsione se perfino dagli avanzatissimi Usa qualcuno ha capito che per una volta poteva essere l’America a muoversi verso il vecchio continente. Oggi, infatti, VisLab è parte di Ambarella (azienda specializzata nella produzione di microprocessori)) e questo ha dato nuovi e fortissimi impulsi alla ricerca che da anni vede via Langhirano all’avanguardia nazionale e non solo.

Broggi ha raccontato, con un understatement che fa sembrare tutto semplice e naturale,  l’evoluzione dal 1998 ad oggi, simboleggiata dal passaggio da Argo (il veicolo dei primi esperimenti) ad Eva, che è l’automobile di oggi. E salire su Eva, che percorre l’anello sperimentale senza che nessuno tocchi il volante, fermandosi davanti ai pedoni che ci attraversano la strada e rispettando la segnaletica come il più attento di noi è una emozione vera.

Certo, la strada è lunga e gli intoppi burocratici non mancano, come il nuovo decreto che sembra fatto apposta per favorire i costruttori di auto (a loro volta impegnati in questo business del futuro) rispetto agli sperimentatori come VisLab/Albarella. Ma Eva e il suo “papà” sembrano ormai in grado di schivare anche questi ostacoli…   Buon lavoro, dunque, a chi ci “guida” (e qui le virgolette si impongono!) verso il futuro.

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