Febbraio 2013 – Via Burla: evasione da film e Piazza Giuseppe…Grillo. E gli scec

Il fatto del mese è una scena da film: il fotogramma dei due detenuti albanesi che segando le sbarre e calandosi con le lenzuola (e con l’aiuto di manici di scopa, appunto come nei film) mettono a segno una clamorosa evasione dal carcere di via Burla. Insieme alla caccia ai due, un omicida e un rapinatore, scattano inevitabilmente anche inchieste e polemiche, essendo Parma un carcere che ospita anche nomi “illustri” della mafia e della criminalità.

Piazza Giuseppe…Grillo.

Ci sono migliaia di persone, come mostra la foto pubblicata dal suo blog e poi diffusa alla stampa, la sera del 3 febbraio in piazza Garibaldi per il comizio di Beppe Grillo che torna a Parma per la campagna elettorale delle Politiche e inevitabilmente cita lo tsunami 5 stelle di Parma: “La rivoluzione è qui: adesso a Parma non si ruba più”. All’arrivo in auto, al suo fianco c’è il sindaco Pizzarotti (sarà una delle ultime occasioni di piena consonanza) e proprio in difesa di Pizzarotti Grillo si incontra ai piedi del palco con un gruppo di dimostranti che si lamenta per le tariffe “alle stelle” di nidi e materne. C’è anche chi rinnova le polemiche sull’affossamento del quoziente Parma: “un bel brand della precedente amministrazione, ma in realtà un sistema iniquo”, lo bolla il sindaco. Stessa fine per la vignaliana Family Card: “costosa e inutile” (assessora Rossi).

E un bis di proteste, questa volta affrontato senza la “tutela” di Grillo, arriva per Pizzarotti due giorni dopo quando tornano sotto i Portici del Grano gli indignados, che al nuovo sindaco contestano la gestione del debito e chiedono di aprire una vertenza con le banche. Polemiche anche sulle decisioni che si profilano per Stu Pasubio e Spip. C’è chi scrive di un Pizzarotti con la museruola, messa dalle banche. Emblematica una foto del sindaco con microfono che ha vicino a lui una donna che gli fa segno di zittirsi: quella donna è Cristina Quintavalla, ancora in campo con lo stesso impegno politico e la stessa intransigente passione che la videro ben 37 anni prima protagonista della lenzuolata in Piazza della Pace da cui nacque lo scandalo edilizio ed ora negli indignados, che contestarono Vignali ma che non fanno sconti a Pizzarotti.

Un’altra più sottile polemica arriva dall’inchiesta Public Money. Che ha come oggetto le azioni della giunta passata, di fronte alla quale la giunta Pizzarotti è ovviamente l’immagine del “nuovo e pulito”, ma che con le sue intercettazioni porta alla luce qualche contatto “di troppo” (politicamente parlando) fra l’ex vicepresidente Iren Luigi Giuseppe Villani e il Comitato Gestione corretta rifiuti. Ricordando anche la cena semisegreta fra Villani e Pizzarotti, che fu svelata da un video del giornalista Cristiano Antonino, l’accostamento Villani-GCR crea più di un imbarazzo dalle parti del Municipio.  Sul fronte inceneritore, in quegli stessi giorni, il sindaco è incalzato anche dagli avvocati Arrigo Allegri e Pietro De Angelis: “Il cantiere è abusivo perché il permesso di costruire è decaduto, quindi il sindaco può e deve fermarlo”.

Ma tutto questo ancora non insidia il rapporto del sindaco di Parma con Grillo, al cui fianco Pizzarotti si ritrova il 22 febbraio a Roma in Piazza San Giovanni, per testimoniare al popolo Cinquestelle che “cambiare si può”.

Nel febbraio 2013 veniamo a conoscenza del mistero di Florentina Nitescu. Rumena, 33 anni, sposata a Paolo Devincenzi con anche un bimbo di 2 anni nella loro casa di Albareto, Florentina si è allontanata da quella casa nel mezzo della notte del 26 gennaio, dopo una discussione con il compagno. E da allora non è più tornata né ha dato notizie di sé. Inutili appelli e ricerche: gli inquirenti iniziano allora a sospettare di Devincenzi, la cui particolare attività (ha un’impresa di onoranze funebri) gli avrebbe consentito con più facilità di occultare un eventuale cadavere. Ma sono ipotesi che non trovano poi verifiche o prove.

A fine mese le elezioni politiche portano in Parlamento Patrizia Maestri (Camera) e Giorgio Pagliari (Senato): è numericamente la più bassa rappresentanza parmigiana. A Parma il Pd perde il 9% e arriva quasi al 33, mentre alle sue spalle come secondo partito sale il Movimento Cinquestelle (28). E Pizzarotti gongola nei confronti di una opposizione che aveva presentato il voto anche come un test per la giunta di Parma. Anche se, di contro, c’è chi fa notare che con quel 28,16% Parma è solo al 41° posto fra le città italiane nella graduatoria dei voti grillini.

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Flash

2 – Addio alla politica per Pietro Lunardi. L’ex ministro, ricordato positivamente per la patente a punti e invece discusso in altre circostanze, saluta ribadendo in una intervista a Giuliano Molossi sulla Gazzetta di Parma che sarebbe “un delitto non fare il ponte di Messina”, mentre in campo locale bolla Vignali sindaco come “scelta disastrosa”, ricordando di avere invece appoggiato la candidatura di Maria Teresa Guarnieri.

4 – Filosofia e borsette. Con l’iscrizione ad un corso di studi e con una attività da stilista, Katharina Miroslawa torna a far parlare di sé anche le cronache nazionali: la storia del ritorno in libertà dell’ex ballerina condannata per l’omicidio dell’amante Carlo Mazza riaccende la curiosità che per anni aveva accompagnato il giallo del “delitto di Carnevale”.

5 – Un gesto straordinario: un agricoltore lascia alla sua morte una donazione di 2 milioni all’Asp Ad personam che gestisce le strutture per gli anziani di Parma

8 – La rivolta degli scontrini: i parmigiani si ribellano a chi non li emette e le segnalazioni alla Guardia di Finanza sono in netto aumento. Nei controlli delle Fiamme gialle, in effetti, un commerciante su due non risulta in regola. Ma nel bilancio annuale della GdF ci sono anche 57 evasori totali e c’è il recupero di 159 milioni di euro sottratti al Fisco.

8 – Una scelta che divide. Al posto di Luigi Giuseppe Villani, il Comune designa alla vicepresidenza di Iren Lorenzo Bagnacani, che secondo le opposizioni ha però un conflitto di interessi in quanto amministratore di una società fornitrice di Iren. Il nuovo vicepresidente annuncia il suo principale obiettivo: “Fermare il forno”. Ma le cose non andranno proprio così.

11 – Parma in tilt per la neve: disagi, scuole chiuse un giorno e polemiche.

16 – La rivincita del comandante dei Ris: dopo mesi di insinuazioni e polemiche, il gip archivia le accuse contro Luciano Garofano per peculato, truffa ed altri presunti reati collegati ad alcuni noti casi nazionali. L’indagine era partita da un esposto dell’avvocato Taormina.

19 – Operata per un tumore inesistente. Dovrà essere risarcita una 67enne parmigiana che subì un intervento chirurgico ingiustificato all’Ospedale Maggiore, per una gravissima negligenza medica. La sentenza arriva a 20 anni da quell’operazione che non si doveva fare…

21 – “I voli di oggi” è il titolo della pagina web dell’aeroporto.  Che però si presenta desolatamente vuota: è un caso isolato, perché negli altri giorni il Verdi ha alcuni collegamenti attivi, ma è evidente che quella schermata vuota fotografa impietosamente le difficoltà che lo scalo di Parma continua ad incontrare nel consolidarsi nel panorama dei voli nazionali.

23 – Ecco gli scec. Definiti approssimativamente come “moneta locale” sono più precisamente buoni sconto da spendere in negozi convenzionati: l’amministrazione Cinquestelle ci crede e l’assessore Casa sottolinea che l’iniziativa aumenterà il potere d’acquisto dei consumatori e favorirà il business dei commercianti. In realtà, a parte qualche nicchia, gli scec a Parma non decolleranno.

24 – Panico in via Repubblica per un incidente davvero inconsueto: l’autista di un bus, colpito da malore, inizia a sbandare e centra in sequenza ben 9 automobili.

28 – Per gli automobilisti parmigiani non è proprio una notizia inaspettata, però fa effetto leggere nero su bianco in una inchiesta di Quattroruote che l’Autocisa-A15 è la terza autostrada più cara d’Italia.

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