Nato e morto in cinque giorni. Risorto e morto di nuovo dopo 45 anni.
Dimenticato oggi, dopo 60 anni esatti. Era il 13 aprile del

1963, quando in un pugno di città italiane usciva un “film” (poi
capirete le virgolette) che teoricamente aveva tutti gli ingredienti per
diventare un evento, e che invece si rivelò uno dei più clamorosi flop della
storia cinematografica italiana del dopoguerra. Pier Paolo Pasolini contro
Giovannino Guareschi: l’attualità nazionale e internazionale vista e filtrata
da due sguardi diversissimi, quasi agli antipodi dal punto di vista ideologico.
Una intuizione geniale di un produttore romano (Gastone Ferranti) che si
tradusse nel film La rabbia, ma con risultati lontanissimi da quelli
da lui sperati.

La storia potrebbe finire qui. Ma come sanno i miei lettori su facebook,
ormai fino alla noia, mi sono incaponito su questo “film” che in
realtà è un film-documentario, costruito dai due registi-scrittori assemblando
immagini di cinegiornali dell’epoca poi commentati con loro testi letti da
altre voci. Mi ci sono incaponito perchè comunque la si pensi sul flop di
allora, oggi a 60 anni di distanza il film ha un valore aggiunto ben maggiore
di allora.

Innanzitutto, è un unicum della storia culturale italiana questo confronto
ampio e ragionato fra due visuali così diverse. Poi, di unico ci sono proprio
le due persone in questione: Pasolini e Guareschi erano onesti perfino negli
sbagli, e qui come in tutta la loro carriera e vita mostrano passione e onestà
come oggi è quasi impossibile riscontrare nel panorama intellettuale a noi
contemporaneo. E se ho parlato di sbagli, è perchè a 60 anni di distanza
possiamo ben vedere quali riflessioni e intuizioni furono giuste o sbagliate,
da parte di entrambi.

Ne nasce così, più che la sterile sfida su cui si giocò il battage
pubblicitario del 1963, una interessantissima e attualissima analisi a quattro
mani che ci dice tanto sui pregi ma anche sui difetti e sui limiti delle due
grandi ideologie (Destra e Sinistra) con cui semplifichiamo il confronto delle
idee. Ho scritto “attualissima” non a caso, se pensate che la domanda
iniziale su cui si regge il film-documento con le parole dei due scrittori
sembra scritta – purtroppo – oggi:  «Perché la nostra vita è dominata
dalla scontentezza, dall’angoscia, dalla paura della guerra, dalla guerra?
».
Non serve aggiungere altro: qui aggiungo il link su YouTube. E per chi volesse
saperne di più, mi permetto di rimandare al mio libriccino-ricerca dove ho
cercato di analizzare più in profondità le riflessioni di Pasolini e di
Guareschi: “Pasolini-Guareschi: che Rabbia…”

IL FILM SU YOUTUBE: https://www.youtube.com/watch?v=B3GBa09Mg_s&t=7s

 

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