Un fiume in piena, impetuoso ma sempre limpido. Arrivo in tempo per
l’ultima parte dell’incontro con Giulia Ghiretti e Andrea Del Bue nell’aula magna di via del Prato, con gli studenti di Scienze dell’educazione. E ne vale la pena, perchè anche incompleta quella di Giulia e del libro scritto con Andrea è una vera lezione: in senso universitario (bravi i docenti Dimitris Argiropoulos e Isabella Mozzoni a ideare questo incontro) e più in generale.
Come già nella lettura del libro, scopro “un’altra” Giulia: stesso sorriso, stessa simpatia, stessa immediatezza, ma c’è anche una maturità non scontata neppure fra i campioni. Ascoltando le sue parole che vanno sempre dritte alla meta, “Farfalla Giulia” mostra di avere dentro quella sana e sportiva ferocia che spiega come non si sia fermata alle prime e già importanti vittorie, ma continui a raccogliere medaglie, guardando a Mondiali e Olimpiadi con la stessa fame. Mi sorprendo a pensare che nel Gotha dei nostri campioni, spesso col sorriso sdrammatizzante come Adorni o Michelotti, Giulia mi ricorda a volte più la determinazione di un Arrigo Sacchi.
“Lo sport è importante”, spiega rispondendo a una delle tante domande. Ma non credo che lo sport abbia cambiato Giulia: semmai è la sua mentalità che non poteva non trovare terreno fertile nello sport, e la competizione troverà sicuramente dove coniugarsi anche quando arriverà il momento di uscire dalla vasca e dalle gare. Non è la cattedra che nasconde la carrozzina: sono le sue parole a scavalcare la distinzione (“spesso solo mediatica”) col paralimpico. E Andrea chiosa giustamente con la lettura di un brano del libro sui sentimenti, perchè c’è un nuovo vento femminile che soffia nel Paese e nel mondo in tanti settori. E Farfalla Giulia, sulla cattedra come in vasca, ci insegna a volare alto, senza dimenticare mai il senso della squadra (anche oggi c’è a fianco la sorella Anna) e contagiando col sorriso ognuna delle studentesse che si avvicinano alla fine per una dedica sul libro.
In attesa della laurea vera, oggi è già 110 e lode!
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