Più si fa voler male, più si apprezza la sapienza letteraria di chi lo ha creato. Quei 66 anni sono portati davvero benissimo, e ancora una volta devo

all’amicizia sapiente di Alice Pisu e Antonello Saiz della libreria Diari di bordo la scoperta di questo prezioso Zebio Còtal.

Guido Cavani, modenese nato alla fine del 19° secolo, lo scrisse oltre la metà (1958) di una produzione partita con la poesia e proseguita soprattutto con i romanzi. Zebio Còtal è certamente il più famoso, anche perché nel 1961 lo ripubblicò Feltrinelli con la prefazione di Pier Paolo Pasolini, che parò appunto di “piccolo capolavoro rustico”, e che non poteva non rimanere colpito – nell’anno in cui debuttava nel cinema con la figura di Accattone – di un diverso ma parallelo ritratto di un emarginato e perdente con un proprio senso del sacro.

Fra campi e miserie, Zebio è un personaggio che riesce a fare del male all’intera sua famiglia e soprattutto a sé stesso. Nella nuova edizione rfb (2021), la prefazione di Omar Di Monopoli sottolinea la particolarità di uno stile che è insieme “lirico e spietato”. E di Pasolini si ricorda la previsione su un autore “destinato in tempi meno distratti a riemergere”. Tempi meno distratti e librai attenti: andate in borgo Santa Brigida e cercate questo libro; non ve ne pentirete.

ILCIELODIPARMA.IT – ULTIMI ARTICOLI:

Ambiente Antonio Mascolo arte Battistero Parma Benedetto Antelami calcio Carlo Ancelotti Cinema Comune di Parma coronavirus Don Camillo Donne Duomo di Parma Elezioni comunali Parma 2022 federico pizzarotti fotografia Fotografie di Parma gazzetta di parma giornalismo giovani Giovannino Guareschi Giulia Ghiretti Inceneritore La rabbia Lauro Grossi Libri Libri recensioni Michele Guerra Non è mai troppo Parma parma Parmabooks parma calcio Parma senza amore Pier Paolo Pasolini Politica psichiatria Sicurezza Stefano Pioli Tea Ranno teatro Torrente Parma università Università di Parma Violenza sessuale volontariato

Please follow and like us:
Pin Share