Una 95enne con la borsettina di Marilyn Monroe. E’ una delle immagini che ricorderò di una bellissima giornata
nel Reggiano per festeggiare appunto un 95° compleanno.
Di Pina Lombardo, quel giorno (“anche” quel giorno) mi colpirono tre cose. Innanzitutto il sorriso, di cui fra poco diremo. Poi la voglia e la costanza di spendersi ancora per gli altri, anche a quella età e a dispetto di ogni acciacco. E infine mi colpì, ma certo non mi stupì, la rapidità e l’intensità con la quale anche nel suo nuovo territorio Pina aveva conquistato stime e amicizie.
“Angelo dell’Aido” ha giustamente titolato la Gazzetta ricordando la sua decennale e fondamentale attività a favore della donazione degli organi (anche la mia tessera Aido la devo alla sua capacità di persuadere su un tema davvero importante). “Grazie Pina!” ha detto Francesca Strozzi come chiusura del suo toccante servizio su Tv Parma.
E negli stessi giorni, sempre sulla Gazzetta avete letto il saluto a Sergio Lori, per decenni appassionato collaboratore del quotidiano soprattutto per il calcio dilettantistico.
Due storie apparentemente “minori”, in una Parma nella quale ci sono tanti altri personaggi che fanno notizia ma non sempre fanno altrettanto bene agli altri. Mi tornano in mente Felice da Parma e la Lidia, che spendevano ogni loro domenica per portare un pizzico di allegria ai “nonnòn”, come li chiamavano loro, ospiti delle residenze per anziani. Oppure penso a due straordinari campioni del nostro sport che abbiamo perduto nei mesi scorsi (Vittorio Adorni e Alberto Michelotti) che anche nei momenti di maggiore stress agonistico non hanno mai rinunciato al sorriso e alla battuta sdrammatizzante.
Ecco: oltre all’affetto per le singole persone, quello che Parma sta perdendo è proprio il sorriso. Sui social ci affrontiamo livorosi e al limite dell’insulto (qualcuno lo supera anche, ma io mi riferisco a tutti noi – me compreso – e a quel surplus di aggressività che ci sta contagiando), dimenticando la banalissima verità che nessuno ha mai del tutto e da solamente ragione… Ieri un commentatore su facebook mi ha scritto: “combatto per quello che posso la gente come te, che x quanto mi riguarda sono un problema x il mondo” (manco parlasse di Putin…).
Tanti si preoccupano che la Parmigianità stia scomparendo per colpa degli “invasori” che arrivano da altri continenti, dimenticando che nel frattempo le politiche di tutti i governi di tutti i colori hanno portato alla fuga dall’Italia dell’8% dei nostri laureati.
No, la Parmigianità che sta scomparendo è quella dei sorrisi che noi – noi parmigiani – non siamo più capaci di indossare quando ci si confronta, nè di mostrare a chi arriva da lontano come prima regola della nostra convivenza. Anche per questo, grazie a Pina e Sergio: e cerchiamo di ricordarli con qualche sorriso in più.
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