Vengono in mente i primi versi di Pasolini, sulla fontana di Casarsa la cui acqua fresca era il simbolo della limpidezza della civiltà contadina. Qui anziché di fontana parliamo di fontanili e anziché in Friuli siamo a Viarolo, ma la limpidezza è una delle prime caratteristiche di una delle straordinarie

isole di biodiversità che ospita la nostra provincia.

Che cosa sono i Fontanili? Sono acque profonde, che scendendo a valle creano sotto le falde un catino dal quale poi fuoriescono: e qui è (stata) la mano di uomini sapienti a creare e proteggere questi fontanili per il bisogno di acqua di qualità, come sono quelle del Lorno perlomeno prima che i troppi scarichi delle attività della zona le intorbidiscano decisamente.

Sono piccole ma preziosissime “oasi”, queste poche zone umide sopravvissute nella Pianura Padana che fu bonificata e che oggi ovviamente ospita tante attività umane, agricole o industriali o legate agli insediamenti civili. Proprio questa convivenza ha reso e rende difficile la protezione di queste zone.

La storia curiosa dei Fontanili di Viarolo è che la tutela è merito di…un bambino. Proprio così: durante una visita scolastica uno scolaro “armato” di retino riuscì a catturare un pesce: e l’ittiologo Gilberto Gandolfi scoprì che si trattava di un panzarolo – o ghiozzo dei fontanili – ovvero una specie che si pensava estinta a fine ‘800. Oggi, ovviamente, la pesca è vietata.

Ma non di solo panzarolo vivono i fontanili: la vegetazione va dalle piante acquatiche come le lenticchie d’acqua a quelle sulla riva come giunco, canne palustri ed equiseti agli ontani neri, come un bellissimo esemplare che si specchia in una “testa” di fontanile. In questa zona crescono indisturbate anche le farnie (querce di pianura). C’è chi dice che proprio dalla presenza delle farnie nei loro feudi derivi il nome della dinastia dei Farnese… Raganelle, cavedani, garzette e gallinelle, libellule sono invece solo alcuni degli animali che si possono incontrare in zona. E vi si può avvistare anche il falco cuculo.

Dovrebbe farci riflettere il fatto che la biodiversità di questa area si realizzi soprattutto dove le acque arrivano ancora limpide, prima che gli scarichi della zona intorbidiscano anche il Lorno…

Aree preziose di risorgiva, dunque, in un più ampio corridoio ecologico che arriva fino al Po. Ed è importante far capire a tutti che preservarle non è capriccio di alcuni fanatici, ma è un “sacrificio” utile a tutti noi, perché solo in un contesto equilibrato potremo riuscire a convivere con la Natura senza che lei ci presenti il conto, come fin troppo spesso è avvenuto di fronte alle nostre invasioni spesso insensate o guidate dalla ricerca del profitto per pochi.

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Per saperne di più sui Fontanili di Viarolo: clicca qui

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