L’unico difetto che ha è che è mia amica, e quindi mi costringe ogni volta a
premettere che questo non condiziona il mio giudizio e i suoi articoli sui suoi libri.
Tu ti immagini una scrittrice (o uno scrittore) con ego debordante e con l’attenzione rivolta unicamente alle proprie storie, alle proprie pubblicazioni, al proprio successo… Poi ti trovi davanti Tea Ranno, che ha il dono di far cantare le parole, che trae storie e musica dagli appunti fissati nei suoi quaderni e nel suo cuore e che in questo modo scrive da tempo libri importanti per case editrici importanti e con importanti riscontri di pubblico e critica. Però…
…Lungi dal crogiolarsi nel proprio meritato successo, però, Tea già da anni mette il suo scrivere (che già nei romanzi porta dentro comunque messaggi importanti anche socialmente, in particolare per la causa delle Donne) anche al servizio di questioni fondamentali del nostro vivere. E’ stato così qualche mese fa con il libro sull’endometriosi: Avevo un fuoco dentro, che in tutta Italia ha aperto gli occhi e donne e uomini (medici compresi) su una malattia che ha la sua prima forza nei silenzi e nei tabù che la circondano.
E da qualche anno è così anche e soprattutto a beneficio delle (ma anche degli) adolescenti. Bellissima e Bombolla sono due titoli con i quali la Ranno ha messo la sua facilità di parola e di “cunti” (i suoi racconti nascono spesso dalle sue radici siciliane) a disposizione di chi è alle prese con tutte le enormi salite di quell’età meravigliosamente complicata che è l’adolescenza: i primi affetti, il rapporto con i genitori, i difetti veri o anche solo immaginati e ingranditi del proprio corpo.
Se in Bombolla era qualche etto “di troppo”, qui il problema è un naso “troppo piccolo”. Piccolo il naso ma gigantesco il problema, se a una festa un ragazzo (anzi, “il” ragazzo bellissimo che a tutte piace e che piace anche a Fulvia) indica a voce alta la ragazza e il suo naso “grande quanto quello di una mosca”. Da quel momento, Nasomosca diventerà l’odioso soprannome da parte delle (ex?) amiche e da parte dello stesso bellissimo ma perfido Emilio Zacchi.
Interrompo qui la trama, perché il seguito è giusto lasciarlo scoprire alle lettrici. E ai lettori, perché Tea è una di quelle donne che scrivendo per le donne insegna tanto a noi uomini: e anche i giovani uomini hanno bisogno di una educazione agli affetti e al rispetto.
Come un naso, anche un libro può sembrare piccolo piccolo. Ma non è così: sono sempre più convinto che è anche partendo dai libri, e da chi oltre a scriverli sa poi parlarne con la coinvolgente dolcezza con cui Tea spesso dialoga anche nelle scuole, che possiamo riscrivere dentro di noi la grammatica del vivere insieme. La convivenza uomini-donne è già difficile fra teenager, ma perché ci sia un buon rapporto con l’altro e con l’altra è necessario partire da sé. Per Fulvia non sarà facile fare pace con sé stessa e con l’immagine di sé che vede riflessa negli altri, ad iniziare dal “tradimento” delle amiche di sempre. Ma Tea Ranno, in questo come in altri libri, ha il grande potere di convincerci che si può: e mai come oggi i nostri ragazzi e noi abbiamo bisogno di questi regali.
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