E’ abbastanza bella Parma? No, non date subito risposte

scontate, per noi che ci abitiamo e l’adoriamo. La domanda è se Parma è abbastanza bella e attrattiva per i turisti, visto che le cronache di pochi giorni fa registravano un -28% di pernottamenti negli alberghi.

Sia chiaro: come già è stato spiegato il calo si deve soprattutto alla concorrenza (non sempre leale e trasparente) di B&B ed altre strutture, legittime o a volte improvvisate sul filo della correttezza.

Ma è anche vero che da sempre Parma, come del resto molte altre città di dimensioni medie, subisce la condanna al “mordi e fuggi”, ovvero alle visite in giornata e quindi senza pernottamenti. Il che, probabilmente, è simile a ciò che noi facciamo se visitiamo – per fare esempi di bellissime città a noi vicine – Mantova o Brescia o Verona ecc… Allora forse, al di là dei controlli su eventuali concorrenze non ortodosse, occorre forse anche ripensare il prodotto turistico Parma, e aggiungere qualche nuovo sistema di comunicazione e valorizzazione.

Quella che vedete in foto è la trasposizione, solo parziale perché ancora tanto si può aggiungere, delle riflessioni nate da un incontro su Giovannino Guareschi che ho avuto il piacere di vivere sulla Motonave Stradivari al porto fluviale di Mezzani e dalla successiva chiacchierata con Nicola Cesari, il dinamico sindaco di Sorbolo-Mezzani che sul tema ha idee decisamente chiare, tanto che ci sono già pubblicazioni interessantissime come quella sulla Food Valley Bike e come la Guida Cai sulle attrazioni della Val d’Enza.

Parma (ma il discorso può valere per tante nostre città) è un vero e prezioso giacimento di Arte, Cultura e Bellezza, alle quali si aggiunge poi ovviamente il discorso gastronomico: si pensi solo alla bella realtà dei Musei del Cibo. Ebbene, strutturando e incrociando pacchetti che coinvolgano il territorio provinciale, ed anche realtà vicine quanto meno dal Piacentino al Reggiano, si potrebbero costruire itinerari plausibili e in grado di “fermare” i turisti oltre il normale giro cittadino in giornata, invitandoli quindi a un pernottamento e a un secondo giorno di visite. E la mappa può arricchirsi con nuovi e suggestivi itinerari: da un Percorso Antelami fra Parma e Fidenza (e poi Cremona?) alla via Francigena ai Musei della Civiltà contadina…

Guardate solo questo primo elenco, che è appunto quello da cui è ricavata la “mappa” della foto dell’articolo. Ovviamente la parola “metropolitana” è solo un concetto astratto che mi serviva per dare vita alla mappa colorata, anche se il potenziamento e l’adattamento del trasporto (bus pubblici o privati) è certamente uno dei temi collegati, da approfondire da parte degli addetti ai lavori. E, come accennavamo, oltre ai percorsi usuali su auto e bus, ci possono essere anche le proposte per biciclette, navigazione fluviale, camminate. Magari abbinando gli aspetti culturali a quelli naturalistici (pensate al Po di Guareschi o anche solo al torrente Cinghio di Attilio Bertolucci).

E poi aggiungeteci ad esempio, oltre ai già citati Musei del Cibo, un itinerario Petrarca (dalla casa della via a lui dedicata, a due passi da dove venne ad abitare Correggio) fino a Guardasone, che a sua volta poi ci ricollega a Fanfulla e alla Disfida di Barletta.

Certo: c’è da lavorarci un po’ e poi c’è da lavorarci nel senso del marketing e della comunicazione. Lascio agli addetti ai lavori il giudizio sul fatto che possa funzionare economicamente e anche la ripartizione di sforzi e vantaggi per i rispettivi territori: comunque l’idea ora è qui, a disposizione di tutti. E quanto meno è gratis… 😊

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